di Michele Chicco
Una delegazione della Città di Kirkuk, del Kurdistan iracheno, guidata dal Sindaco Ali Hassan Sardar è stata ricevuta martedì pomeriggio a Palazzo civico dalla Sindaca Chiara Appendino e dall’Assessore Alberto Sacco.
Al centro dei colloqui le collaborazioni in campo culturale, universitario, tecnico ed economico che derivano dall’Accordo di collaborazione siglato fra le due Città l’anno scorso.
Successivamente all’incontro, nella Sala delle colonne, è stato proiettato il documentario “Profughi” girato nell’inverno tra il 2015 e il 2016 nel Kurdistan iracheno nei campi di raccolta dei rifugiati e sfollati di Erbil.
Il cortometraggio presenta la difficile quotidianità nei campi profughi che ospitano milioni di rifugiati e sfollati vittime dei conflitti mediorientali. Nel filmato vengono proposte anche cinque interviste con memorie dirette di chi nel conflitto ha perso casa, lavoro, denaro e spesso i propri familiari.
Il reportage è stato realizzato da Gianni Sartorio, medico torinese e presidente di “Help International”. Questa onlus torinese opera da vent’anni nella Cooperazione internazionale, dal Guatemala a Cuba, in Etiopia e Afghanistan e, da ultimo, nel Kurdistan iracheno.
Kirkuk sorge nella piana di Ninive, a circa 250 km dalla capitale Baghdad, è stata culla della cristianità nel Medio Oriente. Oggi è una città afflitta dal pesante conflitto contro l’Isis. Kirkuk presenta alcune analogie con Torino, dal numero di abitanti alla varietà di culture e nazionalità di cittadini che ci vivono. È infatti una città multietnica con un milione di abitanti, arabi sciiti e sunniti, curdi, turcomanni, assiri caldei e cristiani. Kirkuk, quarta città irachena, possiede il 20% delle riserve petrolifere dell’Iraq.