Il progetto NET-IDEA – Network of European Towns for Interculturalism, Diversity, Equality and Anti-Discrimination – finanziato dalla Commissione Europea, coordinato dall’Istituto Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) con il supporto del programma Intercultural Cities del Consiglio d’Europa, intende potenziare le competenze di 15 funzionari della Città di Torino, che seguiranno corsi di formazione sui temi dell’antidiscriminazione e dell’inclusione.
ICEI è capofila di un partenariato internazionale che comprende 15 città europee tra Spagna, Italia, Portogallo, Svezia, Germania e Polonia. Alle istituzioni municipali si aggiungono anche le associazioni della società civile e i gruppi giovanili. Il progetto, iniziato nel maggio 2022 e con termine nel 2024, prevede un primo momento di formazione per i funzionari degli enti locali ed un secondo momento di scambio con 3 eventi internazionali: il primo nel settembre 2022 a Barcellona, a seguire Erlangen nell’aprile 2023 e Botkyrka nel febbraio 2024.
Sul piano delle azioni specifiche, gli incontri formativi si comporranno di quattro moduli di lezioni online con esperti in materia (per un totale di 12 ore) e i cui contenuti verteranno sulle tematiche di diversità e identità contestuali; pregiudizio e discriminazione sistemica; integrazione e interazione interculturale; uguaglianza, inclusione e partecipazione.
Net-Idea, inoltre, si propone di sviluppare una cooperazione a lungo termine e scambio grazie alla creazione di una Community of Practices composta dai funzionari che hanno partecipato al corso e da rappresentanti della società civile. Oltre a momenti di confronto e condivisione di esperienze e casi studio, verrà fornito ulteriore supporto agli enti locali e saranno elaborate raccomandazioni per gli stessi su future azioni riguardanti l’antidiscriminazione, l’interculturalità, l’inclusione.
L’assessora alle Politiche Giovanili della Città di Torino ha sottolineato come Torino sia pronta ad accogliere questa nuova sfida mettendosi, ancora una volta, in prima fila per sostenere l’inclusione e per trasformare la diversità in ricchezza. La piena integrazione non può che partire da un attento lavoro da parte degli enti locali i cui pilastri sono, senza ombra di dubbio, i funzionari, e un’adeguata formazione che migliori le loro competenze in questo campo può costituire un vero vantaggio per l’intera comunità. L’assessora ha infine evidenziato come il valore aggiunto di questo progetto – oltre alla scelta degli enti locali, delle organizzazioni della società civile e dei giovani – sia rappresentato dal lavoro in rete con le altre città, con cui ci sarà un confronto costante.