E’ stato approvato questa mattina l’accordo tra la Città di Torino e il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere (CIRSDe) per la realizzazione della attività di Gender City Manager comunale. Il Centro – nato nel 1991 per iniziativa di un gruppo di docenti e ricercatrici dell’Università di Torino – è una struttura di riferimento dell’ateneo nell’ambito degli studi di genere.
La delibera è stata licenziata dalla Giunta Comunale, su proposta di Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.
La Città di Torino – ormai da anni impegnata nelle politiche di Pari opportunità tra donne e uomini nel 1999 ha istituito un servizio interno all’Amministrazione e dal 2007 al 2013 ha realizzato il Bilancio di Genere – riconosce il persistere, all’interno di tutte le società, delle disuguaglianze di genere che colpiscono le donne, ritenendo fondamentale operare per favorire il raggiungimento di un’uguaglianza sostanziale.
Nel 2021, a seguito di una procedura di selezione, il Comune ha conferito l’incarico della funzione di Gender City Manager al CIRSDe per la competenza, l’esperienza e la formazione. Tra le azioni che saranno messe in campo vi è l’istituzione di borse di studio e, a tal fine, la Città si impegna – per i prossimi tre anni a partire dal 2022 – a mettere a bilancio 3.500 euro l’anno.
Sempre sul tema delle Politiche di Pari Opporuntità la Città ha deciso di supportare il progetto S.O.S. Sostegno Orfani Speciali, selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà minorile, presentato questa mattina al Campus Einaudi. Un’iniziativa che si propone di aiutare i minori rimasti orfani a seguito di femminicidi a superare il trauma, a sostenerli nella costruzione di un futuro con percorsi educativi e formativi individualizzati.
Il progetto, che si svilupperà in quattro anni, vuole offrire una risposta innovativa e strutturata a un fenomeno i cui dati sono allarmanti, come emerge da un’indagine dell’Eures: a fine 2020 sono stati 48 i minori rimasti orfani a seguito di 28 casi di femminicidi compiuti tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Bambine e bambini rimasti soli dopo la morte della madre, uccisa dal padre o da un uomo a lei vicino, finito in carcere o suicida come accaduto in 6 dei 28 casi.
Capofila dell’iniziativa sono i Centri antiviolenza E.M.M.A. onlus dei medesimi territori regionali. Tra i partner anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino e la Regione Piemonte.
Un’ultima iniziativa è la prima riunione del Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD) della nuova Amministrazione Comunale che si svolgerà domani, 15 dicembre, nel corso della quale sarà eletto, nella veste di presidente, l’assessore Rosatelli. Sarà l’occasione per avviare un primo confronto sullo sviluppo delle politiche contro la violenza sulle donne.
“La delibera approvata dalla Giunta, il progetto S.O.S. Sostegno Orfani Speciali e la convocazione del CCVD rappresentano la centralità che le politiche di Pari opportunità rivestono nell’azione della nuova Amministrazione” ha dichiarato l’assessore.